Pulizia fuliggine: come effettuarla sulle superfici più disparate

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Pulizia fuliggine: come effettuarla sulle superfici più disparate

Con l’arrivo dei primi freddi, si accende anche il desiderio di lasciarsi avvolgere dal caldo tepore sprigionato dal camino o dalla stufa di casa. Le fiamme che ardono e il crepitio della legna creano un’atmosfera magica, rilassante e, al tempo stesso, accogliente.

In questo ambiente domestico così intimo e confortevole, tuttavia, bisogna mettere in conto anche un inconveniente non trascurabile: la formazione di fuliggine nella canna fumaria e la conseguente comparsa di tracce indesiderate di sporco sui muri e sul pavimento.

Oltre a essere un agente inquinante, tra l’altro, questa polvere scura che si produce durante la combustione, è persino nociva per la salute umana, soprattutto per l’apparato respiratorio. Per tale ragione, è fondamentale conoscere la tecnica migliore per pulire a fondo le superfici più disparate dall’accumulo di residui polverosi, che di solito si presentano neri e untuosi.

In questo articolo, scopriremo insieme come eseguire una corretta pulizia della fuliggine, sia attraverso soluzioni più semplici e tradizionali, sia con metodi professionali e innovativi. Prosegui nella lettura per conoscere nel dettaglio i prodotti e le tecniche più efficaci per rimuovere al meglio gli accumuli di fuliggine dalle pareti del camino, nonché le macchie e i segni lasciati su pavimenti e muri di casa.

Pulizia fuliggine camino

A differenza dei moderni sistemi di riscaldamento, il camino mantiene ancora oggi un fascino innegabile accompagnato da un’eleganza particolare e senza tempo, che conferisce a tutta la stanza in cui è collocato un tocco rustico e autentico.

Ciononostante, per garantirne il corretto funzionamento e una resa estetica ottimale, è sempre opportuno provvedere a una regolare manutenzione periodica: in questo modo si eviteranno spiacevoli imprevisti e problemi come il rischio di ostruzione della canna fumaria, la comparsa di odori acri e persistenti, o addirittura l’inalazione di residui tossici, primo tra tutti il particolato carbonioso, meglio noto come fuliggine o nerofumo.

Questo, insieme al monossido (CO) e al biossido di carbonio (CO2), è un sottoprodotto della combustione incompleta di una qualsiasi sostanza organica, cioè quella che si verifica con un apporto di ossigeno insufficiente a completare il processo di ossidazione.

In genere, la fuliggine si presenta come una sottile polvere di colore che varia dal nero al bruno scuro, a seconda della natura e dello stato fisico del combustile impiegato. Nel caso di legno o carta, per esempio, la gamma cromatica si limita alle tonalità grigie e marroni.

Alla luce di queste considerazioni, dunque, non ci rimane che vedere passo passo come pulire la fuliggine del camino in ogni sua parte.

Focolare e camera di combustione

Innanzitutto, occorre rimuovere la cenere e altri residui della combustione che si sono accumulati nel focolare. Per farlo possiamo ricorrere a una semplice spazzola con paletta o, ancora meglio, a un aspiracenere, che a differenza di un aspirapolvere tradizionale, esclude il rischio di intasare il filtro e, di conseguenza, cospargere l’intera stanza di fuliggine.

Una volta assicurati che il fuoco sia completamento spento e che il camino si sia raffreddato da almeno 12 ore, possiamo iniziare con il lavoro di pulitura.

Prima, però, sarebbe opportuno ricordarsi di stendere sul pavimento, soprattutto intorno alla base del focolare, dei fogli di giornale, un vecchio lenzuolo o un telo di plastica protettivo contro la polvere fine e scura che potrebbe staccarsi dalla camera di combustione.

Partiamo, quindi, con la pulizia vera e propria. Per prima cosa, è necessario prelevare con una pinza per caminetto i ciocchi di legni spenti e riporli in un recipiente di metallo.

Dopodiché, possiamo cominciare ad aspirare ogni traccia di cenere o, in alternativa, usare una spazzola con setole rigide e una paletta. A questo punto, non resta che raccogliere e gettare la cenere in un secchio metallico, evitando di compiere gesti e movimenti bruschi.

Per togliere lo strato di fuliggine depositato sulle pareti della camera di combustione, invece, bisogna adoperare una spazzola dura (preferibilmente in acciaio ottonato) e sfregare dall’alto verso il basso. Inoltre, se sono presenti macchie e sporco superficiale, puoi anche intervenire con prodotti specifici (detergenti e solventi chimici) o con metodi naturali, come per esempio una spugnetta imbevuta di una soluzione di acqua e aceto bianco.

Lascia agire per circa un paio d’ore e poi rimuovi la fuliggine residua con un panno asciutto.

Canna fumaria

Poiché ha il compito di espellere i prodotti della combustione, la canna fumaria costituisce uno degli elementi più importanti di un camino a legna, ma è altrettanto vero che è anche quello più difficile da pulire, specie se si decide di intervenire in autonomia senza rivolgersi a professionisti del settore.

In che modo, dunque, possiamo effettuare una pulizia completa ed efficace?

Per cominciare, onde evitare di annerire ogni superficie della stanza, è buona norma ricordarsi di coprire pavimento, mobili e complementi d’arredo con teli in plastica o, altrimenti, con vecchie lenzuola e coperte.

Lo step successivo è munirsi di uno scovolo con asta flessibile, un’apposita spazzola per la pulizia del camino, acquistabile in ferramenta o presso un rivenditore specializzato.

Grazie ai raggi metallici e ai tubi snodabili di cui è composto, potrai raggiungere tutti i punti della canna fumaria e staccare i residui bruciati ancora aderenti alla superficie del condotto. L’unica accortezza è scegliere uno scovolo di dimensioni adeguate: se il diametro è troppo piccolo, infatti, non potrà garantire una pulizia interna sufficiente; al contrario, invece, uno troppo grande rischierebbe di esercitare sulla parete una pressione così elevata da provocare graffi, scalfitture o danni difficilmente rimediali.

Per scongiurare questo pericolo, quindi, è sempre bene prevenire con la manutenzione ordinaria. Forse non ne hai mai sentito parlare, ma un ottimo prodotto per la pulizia della canna fumaria è il tronchetto pulisci camino. Si tratta di una soluzione pratica, sicura ed ecologica, che consente di eliminare la fuliggine senza alcuna fatica. Basta accenderlo come un normale ceppo e attendere che i suoi minerali ammorbidiscano le incrostazioni interne.

Pulire fuliggine pavimento

Come abbiamo appena visto, la fuliggine rappresenta una seria minaccia per la struttura e l’arredamento delle abitazioni dotate di camino o stufa con canna fumaria.

Neanche il pavimento viene risparmiato: si annerisce e perde il naturale splendore.

Ancora una volta, si può ricorrere a un classico aspirapolvere unitamente a dei panni umidi, ma non sempre questi portano a risultati di pulizia immediati e soddisfacenti.

Di fatto, la resa della pulitura dipende in larga misura dal tipo di rivestimento del pavimento: nel caso del marmo, per esempio, può essere utile sfregare la superficie da trattare con un detergente liquido a pH neutro; mentre per i segni più ostinati, si può impiegare un impacco a base di cloroformio metile o candeggiante in polvere.

In generale, escludendo improvvisati metodi fai da te e preparati casalinghi di indubbia efficacia, per tutti gli altri rivestimenti, si possono utilizzare:

  • monospazzola o idropulitrice, che sfrutta il getto d’acqua ad alta pressione;
  • detergenti naturali acidi, come succo di limone, aceto, oli essenziali;
  • prodotti chimici specifici, come disincrostanti, pulitori liquidi o emulsioni.

Pulizia fuliggine muri

Quando ci si accinge a pulire la fuliggine dai muri, uno degli errori più comuni è utilizzare un panno o uno straccio umido. Questo non farà altro che peggiorare la situazione: le macchie, infatti, possono espandersi fino a interessare buona parte della parete. Come svolgere, allora, una pulizia accurata e senza rischi?

Prima di tutto, è opportuno munirsi di un’attrezzatura adeguata: un paio di occhiali protettivi da lavoro e una mascherina per evitare di inalare composti tossici e irritanti.

Successivamente, al fine di ventilare il locale, dovrai spalancare tutte le porte e le finestre. Adesso non resta che iniziare a pulire le pareti da cima a fondo.

Per rimuovere in modo davvero efficace gli strati di fuliggine, occorre dotarsi di un’apposita spugna chimica secca, reperibile nei punti vendita specializzati.

In pratica, si tratta di una spugna in gomma naturale vulcanizzata, che di solito viene impiegata per togliere la fuliggine e i depositi di particolato da svariate superfici, quali carta, tessuti, dipinti e legno. Chiaramente, va utilizzata asciutta, senza strofinare con forza e né tanto meno esercitando una pressione eccessiva.

Come hai potuto notare, dunque, eliminare la fuliggine dai muri è un’operazione piuttosto semplice, ma richiede particolare attenzione per non incorrere in ulteriori danni alle pareti. Senza dubbio, è sempre meglio agire con estrema accortezza e, nel caso di lavori più complessi, chiedere il supporto di professionisti del settore.

Meglio dei prodotti per pulizia fuliggine: il laser

I metodi di pulizia tradizionali e i rimedi casalinghi analizzati finora si rivelano efficaci senza però dare alcuna garanzia sulla tenuta delle superfici e sul risultato ottenuto. Infatti, a forza di essere sollecitati, i rivestimenti rischiano di subire scalfitture e graffi più o meno profondi, che ne compromettono la resa estetica e strutturale. Grazie alla pulitura laser, invece, è possibile scongiurare tutti questi spiacevoli inconvenienti, preservando l’intera superficie.

Per di più, la tecnologia laser consente di raggiungere anche i punti interni più nascosti della camera di combustione, nonché i dettagli decorativi più minuscoli della cornice del camino.

A causa della lunghezza ristretta della fibra ottica che trasferisce il fascio di luce, tuttavia, l’azione del laser non riesce a pulire la canna fumaria dall’interno di casa.

Comunque sia, rispetto alle soluzioni descritte finora, il sistema di pulitura laser fornito da Lasytec permette di trattare le superfici sporche di fuliggine in maniera mirata, veloce e precisa, senza alterare minimamente i rivestimenti o l’ambiente circostante. Inoltre, non prevede alcun intervento manuale ripetitivo come lo sfregamento, che spesso rischia di rivelarsi più controproducente che proficuo, come anticipato in precedenza.

La rimozione della fuliggine dalle pareti con il laser, infatti, prevede di asportare solo lo strato superficiale che, dopo aver assorbito l’energia emessa da un raggio laser, evapora o sublima nel processo definito in termini tecnici ablazione.

Questo tipo di intervento, pertanto, non intacca in alcun modo il rivestimento, che riesce a conservare la propria integrità strutturale senza subire danni permanenti dovuti alla sollecitazione termica del fascio laser.

Tra l’altro, la pulizia laser trova applicazione anche nel settore ristorazione, in particolare per eliminare la fuliggine prodotta dalla combustione della legna nei forni presenti nelle cucine di ristoranti e pizzerie.

Perciò, se cerchi un servizio di pulitura laser pratico e sicuro per i tuoi muri anneriti, Lasytec è a tua completa disposizione per definire con chiarezza e precisione le modalità di intervento e le specifiche tecniche dei materiali da trattare.

Compila il form di contatto e richiedi un preventivo gratuito per la rimozione efficace della fuliggine e la perfetta pulizia delle tue pareti di casa.

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