Come pulire la facciata di una casa

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Come pulire la facciata di una casa

La facciata è senza dubbio il principale elemento distintivo di qualsiasi edificio e, come è noto, per un casa, questa rappresenta un vero e proprio biglietto da visita.

Oltre a essere una parte strutturale fondamentale, infatti, l’esterno di un immobile ha la funzione di valorizzare al meglio l’estetica architettonica nel suo insieme.

Per tale ragione, per far sì che si presenti gradevole all’occhio, è sempre opportuno dedicare particolare cura e attenzione alla sua manutenzione, intervenendo non appena fanno la loro comparsa i primi segni di trascuratezza dovuti alle intemperie o all’incuria del tempo: distacco di intonaco e finiture, strati di vernice vecchi e usurati, esfoliazioni di pitture, macchie di muffa, annerimenti e altre formazioni causate dall’inquinamento e dall’umidità.

Tutte queste insidie, di fatto, costituiscono un rischio da non sottovalutare: agenti aggressivi, infiltrazioni e possibili cedimenti strutturali sono sempre dietro l’angolo. Senza dimenticare poi eventuali imbrattamenti con graffiti e scritte di pessimo gusto.

Come possiamo, allora, correre ai ripari?

In questo articolo, vedremo insieme come pulire la facciata di una casa con i metodi più disparati, dalle soluzioni più tradizionali a quelle più professionali, in modo tale da individuare il sistema di pulizia più indicato sia per prevenire danni irrimediabili che per ottenere risultati efficaci, sicuri e duraturi nel tempo.

Ora non rimane che proseguire con la lettura. Nei seguenti paragrafi, ti illustreremo passo passo come riportare la facciata della tua abitazione allo splendore originario.

Come pulire una facciata in pietra

Per via delle sue caratteristiche chimico-fisiche e strutturali, la pietra risulta alquanto difficile da pulire se non si agisce per tempo. Sottovalutare l’importanza di questo aspetto, peraltro, comporta il rischio di interventi più lunghi, invasivi e costosi.

Le facciate in pietra, in base al tipo di materiale lapideo di cui sono composte, si possono classificare in due principali categorie:

  • a base carbonatica (calcare, tufo, travertino, arenaria)
  • a base silicea (granito, porfido, gneiss, quarziti)

A dispetto della loro diversa composizione chimica, queste due famiglie di pietre (carbonati e silicati) risultano, in egual modo, molto sensibili all’azione degli agenti atmosferici, specie se entrano in contatto diretto con piogge acide e smog.

Questi fattori esogeni, infatti, possono innescare la corrosione dello strato più superficiale della pietra, esponendola all’effetto combinato di agenti chimici, sbalzi termici e fenomeni atmosferici.

In aggiunta, se si trascura la manutenzione ordinaria, possono insorgere problemi più gravi come il distacco di intere lastre di pietra o la comparsa di antiestetiche croste nere. Quest’ultime si annidano per lo più in punti difficili da raggiungere, come per esempio le parti sottostanti a elementi architettonici, e se non rimosse in modo tempestivo, possono andare incontro a indurimento e ispessimento.

Di conseguenza, ciò renderà molto più complessa la procedura di intervento.

Come avrai ben intuito, stando a quanto appena spiegato, il problema si pone quando si decide di ricorrere a metodi fai da te improvvisati o, ancor peggio, a preparati casalinghi di indubbia efficacia. Pulire una facciata in pietra è tutt’altro che semplice e intuitivo: sono indispensabili competenze tecniche, dispositivi specifici e strumentazione adeguata.

Tra i sistemi di pulitura più efficaci, rientra senz’altro l’uso di una idropulitrice, una macchina capace di emettere un potente getto di acqua (o qualsiasi altra soluzione a base acquosa) a una pressione talmente elevata da rimuovere i residui più ostinati.

Nel dettaglio, durante l’operazione, si possono distinguere tre fasi consequenziali:

  • emissione del primo getto di acqua per bagnare l’intera superficie;
  • applicazione del detergente e rilascio di getti costanti discensionali;
  • rifinitura con un ultimo lavaggio e successivo risciacquo.

A prescindere dalle prestazioni di pulizia, tuttavia, possono sempre verificarsi complicanze o spiacevoli imprevisti non risolvibili nel breve termine.

In caso di superfici più delicate o supporti non particolarmente solidi e coesi, infatti, la potenza del getto, associata all’alta temperatura del liquido emesso, potrebbe persino provocare l’erosione dello strato più esterno o il distaccamento di questo.

Per scongiurare questa eventualità, potresti optare per una soluzione più accurata con un margine d’errore molto basso: il servizio di pulizia laser. Come vedremo anche più avanti, questa tecnica consente di pulire facciate ed edifici, senza danneggiare né alterare in alcun modo i supporti di base, preservando l’integrità dello strato più superficiale su cui si è depositato lo sporco.

Come pulire una facciata in marmo

Elegante, raffinato e versatile. Le qualità estetiche del marmo sono innegabili, ma bisogna fare i conti anche con la sua estrema delicatezza. Difatti, oltre a graffiarsi con facilità, risente del contatto con agenti aggressivi e, proprio per via della sua porosità, accumula sporco e si macchia in maniera quasi irreversibile.

Per quanto sia affascinante e particolare, una facciata in marmo è continuamente esposta a molteplici fattori esterni che ne compromettono tutto il suo splendore.

Se da un lato lo smog e la polvere possono annerire la superficie, dall’altro l’acqua piovana insieme ad altri residui, a lungo andare, determinano un invecchiamento precoce con conseguente formazione di croste e comparsa di sbiadimenti.

In che modo, quindi, possiamo mantenere la lucentezza di una facciata in marmo?

Innanzitutto, in caso di interventi facilmente risolvibili, è possibile procedere con un semplice lavaggio con del sapone di Marsiglia, uno dei detergenti più indicati per trattare materiali di natura marmorea. Basta diluirne una quantità sufficiente in un secchio d’acqua e, con l’aiuto di una spugna morbida, strofinare la zona da trattare.

Dopodiché, potrai risciacquare con acqua tiepida e asciugare con un panno di cotone. Unica accortezza: assicurati di effettuare il lavaggio in giornate non troppo soleggiate. Così eviterai un’asciugatura repentina e possibili danni sulla superficie.

Quando hai a che fare con macchie di unto, invece, potresti impiegare la fecola di patate, comunemente nota per le sue spiccate proprietà assorbenti: applicala sul residuo oleoso, lascia agire per alcune ore e risciacqua con acqua tiepida.

Un’altra valida alternativa, utile soprattutto per lucidare il marmo ingiallito e opaco, può essere quella di strofinare una pietra pomice. In questo caso, però, bisogna tenere in conto che si tratta di un metodo piuttosto aggressivo.

Se non vuoi incorrere in rischi e cerchi una soluzione più efficace e sicura, puoi fare ricorso a un lavaggio con getto a bassa pressione, costituito da acqua, aria e sali minerali che riescono a eliminare lo sporco senza lasciare graffi sulla superficie.

Per andare sul sicuro e ottenere risultati davvero soddisfacenti, come ti abbiamo anticipato nel precedente paragrafo, hai anche la possibilità di scegliere il sistema di pulizia laser e beneficiare fin da subito dei suoi vantaggi, tra cui:

  • massima delicatezza sulle superfici, anche per quelle più usurate;
  • zero impatto sull’ambiente e sulla salute delle persone;
  • elevata accuratezza nel calibrare la potenza e la direzione del raggio;
  • tempistiche più ridotte rispetto a quelle delle tecniche tradizionali.

Pulire mattoni facciata

Le abitazioni in mattoni suscitano da sempre un fascino unico e senza tempo.

I colori caldi del cotto, infatti, conferiscono a ogni facciata un aspetto semplice ma elegante, con quel tocco di rustico che riesce sempre a fare la differenza.

Malgrado ciò, la prima caratteristica da considerare quando si sceglie questo tipo di materiale da costruzione è la sua spiccata porosità che lo rende molto sensibile alle sostanze con cui viene a contatto, nonché all’elevata umidità.

Per evitare l’accumulo di depositi atmosferici e prevenire la comparsa di annerimenti superficiali, è dunque essenziale proteggere i rivestimenti esterni della tua facciata in mattoni con idrorepellenti oppure antimacchia.

Per quanto riguarda la pulizia vera e propria, invece, a seconda del grado di sporco, puoi decidere di ricorrere sia a tecniche più invasive, come la sabbiatura e altri apparecchi ad aria compressa, sia all’uso di detergenti e trattamenti delicati.

In caso di macchie o incrostazioni nerastre più profonde, tuttavia, potrebbe essere necessario utilizzare acido borico o, ancora una volta, la già citata idropulitrice.

Ma presta attenzione: a forza di essere sottoposti a sollecitazioni meccaniche intense e ad azioni chimiche aggressive, le facciate in mattoni rischiano di subire danni superficiali o più profondi, che ne compromettono la qualità estetica.

Per tale motivo, prima di accingerti a pulire la facciata di casa in autonomia, tieni presente questo aspetto: i metodi di pulizia tradizionali e fai da te visti finora, per quanto siano efficaci, non danno una garanzia sulla tenuta delle superfici, né tantomeno sul risultato ottenuto.

Rispetto a queste soluzioni, il sistema di pulitura laser fornito da Lasytec consente di trattare le facciate in ogni loro parte e dettaglio architettonico (decori apotropaici, statue, gargolle), senza alterare minimamente le superfici o l’ambiente circostante.

Oltretutto, non prevede alcun intervento manuale ripetitivo, che spesso e volentieri rischia di rivelarsi più controproducente che proficuo, come anticipato in precedenza.

Anche tu sei alle prese con la pulizia della facciata di casa?

Rivolgiti a Lasytec, siamo sempre in ascolto: compila il form e allega le foto del tuo caso per ricevere una valutazione più precisa.

Il nostro incaricato ti contatterà per un sopralluogo gratuito e valuterete insieme come procedere al meglio per pulire annerimenti, macchie o segni sulla facciata.

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